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Articolo tecnico di Meteorologia

Domenica 26 Agosto 2012: «Improvvisa burrasca in mare, vento fino a 50 nodi, la Guardia Costiera interviene in mare»

Uno scenario impegnativo per chi è stato sorpreso in mare, in alcuni casi è stata sfiorata la tragedia in mare, nel cielo alcune nubi che «rotolavano» e mare in rapidissimo aumento.

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26 Ottobre 2012


nube «roll cloud»

Esempio di nube «roll cloud»

Quello di Domenica mattina per chi è stato sorpreso in mare è stato uno scenario sicuramente impegnativo e in alcuni casi al limite della tragedia, reso ancora più inquietante dalla presenza di strane nubi che «rotolavano» nel cielo limpido, il termine inglese è Roll Cloud. Queste nubi hanno anticipato di diversi minuti l’arrivo del vento forza 8 della scala Beaufort che è arrivato alla forza di Burrasca all’improvviso, misurati 50 nodi, ha generato un moto ondoso in rapidissimo aumento.

Riportato dalla fonte «LA PRESSE»

«Ancona, 26 Agosto 2012 (La Presse) - Nel corso della mattinata, a causa di una forte perturbazione proveniente da nord, con raffiche di vento anche di 50 nodi, moltissime unità da diporto presenti lungo il litorale marchigiano si sono trovate in grosse difficoltà investite dal vento e dal moto ondoso in rapidissimo aumento. Lo rende noto la capitaneria di porto di Ancona. A Senigallia è stata segnalata la presenza di persone in difficoltà nella zona di mare antistante la rotonda. Per la presenza di un'imbarcazione in difficoltà nei pressi del porto di Marina Dorica è stato disposto l'intervento della motovedetta dei carabinieri CC816. Successivamente l'imbarcazione, con cinque persone a bordo, è riuscita a rientrare in porto. Un'altra imbarcazione in balia delle onde ha richiesto soccorso nelle acque prossime all'imboccatura del porto di Ancona. Sono intervenuti un gommone dei vigili del fuoco, l'unità dei carabinieri e un mezzo degli ormeggiatori locali e sono stati proprio questi ultimi ad effettuare il rimorchio. La situazione era molto pericolosa a causa della vicinanza alle scogliere. Una imbarcazione a vela ha inoltre richiesto soccorso a circa 18 miglia dal porto di Ancona, dal momento che non riusciva più a rientrare a causa del forte vento. La capitaneria di porto di Ancona rende noto inoltre che un'altra barca è stata segnalata in difficoltà in zona Passetto, dove è stata raggiunta da una nave passeggeri vicina, dirottata dalla capitaneria affinché prestasse assistenza fino all'arrivo della motovedetta CP861. Quest'ultima dopo circa 40 minuti ha raggiunto le due imbarcazioni e ha provveduto al recupero di tre dei quattro occupanti (una donna e due bambini) mentre il marito, rimasto a bordo è stato assistito fino al raggiungimento del porto di Marina Dorica. Un altro intervento, che si è concluso a pomeriggio inoltrato nei pressi delle spiaggia dei Gabbiani e del vicino Molo Davanzali, ha permesso ai vigili del fuoco di recuperare via mare dieci persone; due dal molo Davanzali e otto dalla spiaggia: tutte si trovavano in difficoltà dopo aver noleggiato dei gommoni dalla vicino Portonovo. Nei pressi di Pescara un piccolo peschereccio di dieci metri si rovescia, il comandante muore e gli altre tre dell’equipaggio vengono tratti in salvo.»

Burrasche improvvise nel Mare Adriatico, uno scenario relativamente raro

Fig. 1

Fig. 1

La presenza di nubi insolite - Roll Cloud - ha rappresentato per molti il segnale di allarme che la situazione stava precipitando, e qualcuno spaventato ha anticipando in fretta il rientro in porto.

Le Roll Cloud appartengono alla famiglia dei Cumoli e sono relativamente rare, assumono la forma di un lungo tubo orizzontale arcuato che ruota attorno ad un asse parallelo alla superficie del mare per via del differente shear del vento tra le due masse d’aria di origine diversa. Normalmente queste nubi sono associate all’attività delle micro-burst dei cumulonembi o a fronti freddi come in questo caso. L’immagine all’infrarosso (fig. 1) tratta dal satellite geostazionario Meteosat è molto eloquente nell’evidenziare questa nube che appare come un arco sottile di colore bianco che tocca entrambe le coste del mare Adriatico. Le immagini satellitari la evidenziano già con l’immagine delle ore 10 all’altezza di Pesaro, e ha percorso quasi tutto il mare Adriatico. La nube a rotolo si è dissolta dopo una corsa durata quasi sette ore arrivando fin sotto il promontorio del Gargano (vedi la sequenza di immagini satellitari). La foto scattata dal satellite Meteosat (fig. 1) mostra anche una massa chiara che è formata da sistemi convettivi a mesoscala (MSC) sulla terra ferma, mentre sul mare è formata da stratocumuli e strati.

I bollettini non indicavano nessuna burrasca

Molti si sono trovati sorpresi nel bel mezzo di questa burrasca improvvisa e c’è anche da notare che non cerano avvisi di burrasca sul mare Adriatico segnalati, né sui bollettini meteo, né dalla protezione civile. L’avviso riportato qui a sotto dal CNMCA.

Dom, 2012-08-26 02:06 - CNMCA

AVVISO EMESSO ALLE ORE 00.00/UTC DEL 26/08/2012

FENOMENI INTENSI ENTRO LE PROSSIME 12/18 ORE: PRECIPITAZIONI INTENSE A PREVALENTE CARATTERE TEMPORALESCO CON GRANDINE E COLPI DI VENTO SU PIEMONTE, LOMBARDIA, LIGURIA, TRENTINO ALTO ADIGE, VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA.

da C.N.M.C.A.

Anche la protezione civile concentrava l’attenzione per il giorno 26 sulla Sardegna, con venti da forti a burrasca dai settori - nord occidentali con mareggiate lungo le coste esposte, e non prevedeva nulla nell’area adriatica.

L’allerta meteo della protezione civile: occhio alle prossime ore, forti temporali al centro/nord

Sabato 25 Agosto 2012, 17:20 di Peppe Caridi

Protezione civile

La permanenza di correnti umide di provenienza atlantica sulle regioni settentrionali del Paese, continuerà a generare condizioni di tempo marcatamente instabile, specie sulle zone alpine e prealpine. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un ulteriore avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede dalla serata di oggi, Sabato 25 Agosto, precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Veneto e Friuli Venezia Giulia. I fenomeni potranno dar luogo a rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Dalla mattinata di domani, Domenica 26 Agosto, si prevedono, inoltre, sulla Sardegna, venti da forti a burrasca dai settori nord-occidentali, con mareggiate lungo le coste esposte. Il Dipartimento della Protezione Civile seguirà l’evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile.

da www.meteoweb.eu

Nel riquadro qui sotto la Protezione Civile nel bollettino di Vigilanza per Domenica 26 Agosto include anche le Marche con locali venti da W/SW - e segnala - la tendenza vento forte da NE sul triestino.

Mappa allerta meteo

Bollettino di Vigilanza Meteorologica Nazionale del 25 Agosto 2012 per domani, Domenica 26 Agosto

Precipitazioni: sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Alto Adige, Liguria di levante, Veneto, Toscana e Friuli Venezia Giulia con quantitativi cumulati moderati, localmente elevati sul Friuli Venezia-Giulia; da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su resto del Triveneto, su Lombardia, Emilia-Romagna, resto della Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo occidentale e Lazio, con quantitativi cumulati deboli.

Visibilità: ridotta nelle precipitazioni.

Temperature: in diminuzione anche sensibile al nord e localmente anche al centro.

Venti: forti con rinforzi di burrasca da ovest/nord-ovest sulla Sardegna; tendenti a forti nord-occidentali sulla Sicilia; nella prima mattina localmente forti da ovest/sud-ovest sulla Liguria e settori costieri di Toscana, Lazio, Romagna e Marche; tendenti a forti da nord-est sul triestino.

Mari: agitato il Mare di Sardegna; tendenti a molto mossi, localmente agitati, i restanti bacini occidentali.

da www.meteoweb.eu


Che cosa ha scatenato una burrasca di simili proporzioni

Spieghiamo subito che è stato un fenomeno che rientra similmente negli stessi meccanismi che danno origine alle depressioni di sottovento, tipica è la zona di Genova e o l’alto Adriatico. In pratica un flusso di aria molto fredda proveniente da Nord che impatta sulla dorsale delle Alpi rimane in gran parte bloccato a nord di essa riuscendo ad avanzare solo ai lati della catena alpina provocando la formazione delle depressioni di sottovento. Perturbazioni queste molto piccole, di breve durata e con fenomeni associati spesso violenti. Il loro percorso è simile al comportamento di una trottola, nascono sul golfo di Genova e percorrono tutto il littorale fino in Sicilia e a volte riescono addirittura a scavalcare l’Italia tuffandosi nel mare Adriatico percorrendolo nella sua lunghezza, generando venti forti lungo il loro percorso.

Nelle carte delle analisi al suolo o nelle carte di previsione è utile imparare a riconoscere la configurazione tipica che può precedere questo tipo di sviluppo, perchè ci permette di stare in «campana», solitamente la situazione evolve in breve tempo. Quindi è molto utile valutare prima sulle carte la situazione e riconoscere la configurazione sinottica che avvia una simile evoluzione meteorologica anziché affrontare in modo ottimistico una traversata del mare Adriatico ignari del fatto che si può trasformare in un dramma, come è accaduto a qualcuno alcuni anni fa in situazioni di questo tipo.

Fig. 2

Fig. 2 - Configurazione sinottica tipica per la genesi di una depressione di sottovento sul golfo di Genova dovuta al flusso di aria fredda a cui si deve prestare attenzione.

La configurazione sinottica tipica sulla carta del tempo vede un’area di alta e di bassa pressione con le isobare comprese tra i due sistemi abbastanza rettilinee (vedi figura 2) che spingono un fronte freddo a nord dell’arco alpino, si viene in pratica a determinare un dislivello barico associato alla rotazione dei venti che sono la causa della genesi delle depressioni sottovento. In questo caso la depressione sul golfo di Genova determinerà una burrasca di tipo ciclonico.


Fig. 3

Fig. 3 - Configurazione del 25 Agosto 2012. Questa configurazione sinottica va riconosciuta e va seguita, perché porta a situazioni critiche come quella del 26 Agosto.

Nel caso del 26 Agosto si è formata una situazione abbastanza simile, ma con una variante. L’aria fredda è stata costretta, avanzando dal lato Est dell’arco alpino, a gettarsi nell’Adriatico con una irruzione violenta che ha generato venti di burrasca,vedi fig. 3, 4 e 5 . La violenza con la quale l’aria più fredda a ridosso dell’arcata alpina si è immessa nell’Adriatico è stata determinata dall’avanzamento del nucleo di alta pressione a ridosso della catena alpina, determinando il forte dislivello barico. In questo caso l’alta pressione sul mare Adriatico determinerà una burrasca di tipo anticiclonico.


Fig. 4

Fig. 4 - Carta del tempo alle ore 06 UTC del 26, descrive l’impatto dell’aria fredda contro la dorsale delle Alpi e l’invasione di aria fredda sul Golfo del Leone.

Fig. 5

Fig. 5 - Carta del tempo alle ore 12 UTC del 26, si nota bene l’invasione dell’aria fredda verso l’Adriatico, vedere il piccolo promontorio proteso tra Veneto e Romagna.

L’immagine dal satellite sotto riportata la sequenza ripresa ad intervalli di un’ora e mostra chiaramente l’avanzamento dell’aria fredda e la roll cloud. Cliccare sui tasti avanti e indietro.

Quali erano i segnali premonitori che dovevano mettere in allerta i naviganti

Fig. 6

Fig. 6 - Sul barografo elettronico il barogramma evidenza il fronte freddo, al suo passaggio, con un aumento di circa 2 hPa della pressione atmosferica. (Le ore sono espresse nell’orario UTC, aggiungere 2 ore per ottenere l’orario locale)

Uno dei segnali premonitori in questo caso era l’aumento di pressione che avviene tipicamente al passaggio dei fronti freddi evidenziabile sui barografi (vedi fig. 6), l’altro erano le nubi, dato dal passaggio delle Roll Cloud che avvertivano dell’imminente arrivo di venti forti e improvvisi generati o da micro-barst dei temporali o dai fronti freddi, e continuando nell’elenco non possiamo dimenticare l’avviso di burrasca emesso sul canale 16 del VHF.

Altro segnale premonitore molto importante nel caso si decideva per una traversata veniva invece fornito da alcune configurazioni isobariche tipiche che bisogna saper riconoscere sulle mappe di previsione e che va cercato volutamente. Queste configurazioni sinottiche tipiche sono specifiche per il Mediterraneo e in genere dovrebbero essere insegnate nei corsi di meteorologia proprio per far fronte alla sicurezza in mare. Una buona conoscenza della meteorologia avrebbe quindi permesso di riconoscere tutti i segnali premonitori anche se i bollettini non davano alcuna segnalazione, e fatto prendere agli skipper le opportune scelte del caso.

I segnali premonitori quando riconosciuti danno sempre al navigante un piccolo lasso di tempo spesso sufficiente a preparare l’imbarcazione e l’equipaggio per affrontare la situazione senza sorprese e soprattutto avere la situazione chiara sottomano per prendere le giuste decisioni.

«Ricorda… che il Mare non perdona… bisogna saperlo rispettare!»

Onde

Niente di nuovo quindi è solo la storia che si ripete e vale la pena riflettere su di un vecchio detto tipico dei pescatori anziani di un tempo quando si rivolgevano ai neofiti:

«Ricorda… che il Mare non perdona… bisogna saperlo rispettare!»

Oggi questo detto lo potremmo tradurre, grazie alle maggiori conoscenze e tecnologie a disposizione, con un occhio alla sicurezza in mare, con questo:

«Tutto ciò che puoi prevedere lo puoi prevenire!»

Buon vento a tutti